La filosofia per bambini
La filosofia nasce come interrogazione dell’uomo sul senso delle
cose: la domanda di Platone era il “ti estì?”, che in greco significa
che “cos’è”. Una domanda all'apparenza ingenua, che spesso ci sentiamo rivolgere soprattutto dai bambini, che durante la loro crescita non smettono mai di chiedere o di voler capire da dove veniamo e dove andiamo.La filosofia è quindi una materia troppo difficile per i bambini? Non sono forse i bambini di 5 o 6 anni i più bravi a fare domande difficili a cui rispondere?Filosofia alle elementari
Non sono dello stesso parere alcune scuole italiane che hanno proposto la materia nelle scuole primarie,
inserendola nei piani di studio. In realtà pensare che la filosofia sia
una materia difficile è un’idea nostra, e probabilmente rappresenta
anche un’idea distorta di quello che questa disciplina è davvero. Se
approcciamo ad essa come ad una disciplina che ci permette di ragionare e,
che offre ai bambini (e agli adulti) il piacere di riflettere su temi
stimolanti e interessanti, forse un po’ di filosofia ci può insegnare
moltissimo.
Dove i bambini studieranno filosofia
Dove i bambini studieranno filosofia
I bambini che avranno la fortuna di avvicinarsi a questa materia vasta e stimolante,
seppur in via sperimentale, frequentano alcune scuole primarie di Cava dei Tirreni, di Napoli e della provincia di Perugia.
L’approccio è molto leggero ma sostanziale: ai bambini viene chiesto di
dialogare spontaneamente sui temi che avevano appassionato anche i
primi filosofi che si interrogavano sulla natura, sul senso dell’essere,
sulla felicità e sull’amore.
I bambini sono sorprendenti
I bambini sono sorprendenti
Il fatto è che i bambini sono davvero sorprendenti: la saggezza è
una loro dote perché vedono la realtà senza filtri e senza
condizionamenti. Dalla loro parte, hanno a disposizione la fantasia e
l’immaginazione, qualità che progressivamente si perdono.
La filosofia permette, grazie alla forza dell’intuizione propria dei bambini, di stimolare la fantasia e la creatività e di approcciare il ragionamento logico, la consequenzialità, i nessi causa-effetto.
La filosofia permette, grazie alla forza dell’intuizione propria dei bambini, di stimolare la fantasia e la creatività e di approcciare il ragionamento logico, la consequenzialità, i nessi causa-effetto.
L’infanzia è l’epoca di grandi interrogativi che sgorgano
dall’anima e si fanno strada nelle conversazioni quotidiane. Alcune
delle domande più frequenti che sono state raccolte sul libro “La filosofia è una cosa pensierosa” dimostrano
concretamente quanto questa disciplina favorisca la comunicazione,
l’espressione dei dubbi e di conseguenza l’opportunità di dialogo:
Che cos’è la felicità? Cosa sono i sogni? Cos’è la bellezza? Cosa significa essere maschio e femmina? Chi è Dio?
Sperimentazione: a scuola, ma anche a casa!
Sperimentazione: a scuola, ma anche a casa!
Le scuole che hanno lanciato questa sperimentazione sono
ancora poche, ma i genitori, con un pizzico di fantasia e un po’ di
impegno possono sperimentare la filosofia per i bambini anche a casa,
cercando di stimolare delle piccole discussioni, magari assieme ai
fratelli più grandi, su temi che si prestino al confronto e che diano
uno stimolo positivo alla quotidianità.
Non è necessario mirare ad una risposta o arrivare per forza a delle conclusioni: a seconda dell’età e del desiderio del bambino le “domande di senso” ci permettono di aiutarlo a ragionare, a confrontarsi con la realtà, a comprendere l’immensità dello scibile umano e delle sue sfaccettature, stimolando in fondo la curiosità. Non è forse questa la chiave per apprezzare anche da grandi la cultura, filosofica e non?
Non è necessario mirare ad una risposta o arrivare per forza a delle conclusioni: a seconda dell’età e del desiderio del bambino le “domande di senso” ci permettono di aiutarlo a ragionare, a confrontarsi con la realtà, a comprendere l’immensità dello scibile umano e delle sue sfaccettature, stimolando in fondo la curiosità. Non è forse questa la chiave per apprezzare anche da grandi la cultura, filosofica e non?
Le origini della Philosophy for children
La Philosophy for children è una delle esperienze pedagogiche più significative nel contemporaneo: ideata negli anni ’70
dal filosofo Matthew Lipman, è praticata negli negli Stati Uniti e ora
anche in Italia, sotto l’egida di varie federazioni internazionali che
ne hanno promosso la diffusione.
Il metodo è basato sulla pratica del filosofare grazie ad una comunità di ricerca, attraverso strumenti come il racconto e la discussione collettiva dei bambini, aiutati da un facilitatore che stimola le discussioni con domande aperte, ragionamenti, dialoghi.
Maggiori informazioni:
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Tra i migliori camp per imparare l'inglese in Italia per bambini dai 5 ai 12 anni al mare e in montagna.
www.LondonVillage.it
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